
Il Decreto Legislativo 81/2008, noto come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, rappresenta il principale riferimento normativo in Italia per la tutela dei lavoratori nei luoghi di lavoro. A garantire l’effettiva osservanza di queste disposizioni contribuisce un articolato sistema di controllo che coinvolge istituzioni competenti e procedure ben strutturate.
- L’attività ispettiva: soggetti coinvolti e finalità
Le verifiche sul rispetto delle norme di sicurezza sono affidate principalmente all’Ispettorato Nazionale del Lavoro e ai Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) delle ASL. Le ispezioni possono essere programmate – nell’ambito di piani annuali o tematici – oppure a sorpresa, spesso in seguito a segnalazioni, infortuni o esposti.
L’obiettivo primario è accertare che le condizioni di lavoro siano conformi agli standard previsti dalla legge e che il datore di lavoro abbia adottato tutte le misure preventive richieste. Durante l’ispezione, gli operatori verificano:
- Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);
- I registri relativi alla formazione e informazione dei lavoratori;
- I certificati di idoneità e sorveglianza sanitaria;
- La presenza e il corretto utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI);
- L’effettiva attuazione delle misure organizzative e tecniche previste.
I controlli si svolgono sia attraverso l’analisi documentale, sia mediante sopralluoghi nei reparti produttivi e colloqui con i lavoratori.
L’RLS ha diritto a essere informato delle visite ispettive e a parteciparvi, se lo desidera o se richiesto, per rappresentare i lavoratori e offrire il proprio punto di vista sulle dinamiche aziendali.
- Verbale di accertamento e contestazione
Qualora, durante l’attività ispettiva, emergano delle irregolarità, l’organo di vigilanza redige un verbale di accertamento. Tale documento viene notificato al datore di lavoro e, se del caso, ad altre figure aziendali coinvolte, come il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) o i lavoratori interessati.
Il verbale riporta con precisione le violazioni riscontrate, le relative sanzioni – che possono essere amministrative, penali o interdittive – e le modalità per adempiere agli obblighi non rispettati.
- Diritto di difesa e regolarizzazione
Il soggetto sanzionato ha diritto a presentare osservazioni o memorie difensive entro un termine stabilito (solitamente 30 giorni), per contestare le accuse, chiarire eventuali malintesi o fornire documentazione utile a dimostrare la regolarità dell’operato. In alcuni casi, ciò può condurre alla revoca o alla riduzione della sanzione.
Laddove le violazioni siano gravi e tali da compromettere la sicurezza dei lavoratori, l’autorità può disporre la sospensione dell’attività lavorativa fino al completo adeguamento alle norme.
- Profili penali e azione giudiziaria
Quando la violazione accertata configura un reato – ad esempio per situazioni che mettono in pericolo concreto la salute o la vita dei lavoratori – l’organo di vigilanza trasmette un’informativa al Pubblico Ministero. Quest’ultimo iscrive la notizia di reato nel relativo registro e avvia le indagini preliminari, che possono concludersi con l’archiviazione oppure con l’esercizio dell’azione penale nei confronti dei responsabili.